La necessità di smaltire correttamente i rifiuti inerti provenienti da demolizioni/costruzioni e scavi, attraverso il reperimento di nuove discariche da un lato e la sempre maggiore difficoltà nel reperire siti per nuove escavazioni di materiali inerti dall’altro, stanno orientando privati e Pubbliche Amministrazioni ad affrontare con decisione la possibilità di raccogliere , trattare e riciclare la gran parte dei materiali inerti destinati alla discarica controllata di 2 categoria tipo “A” o ancora peggio alla dispersione incontrollata sul territorio. Da qui la necessità di dotare il bacino territoriale di Foggia di un omogeneo impianto che possa diventare centro di raccolta e trattamento degli inerti da scavi, demolizioni e costruzioni, centro che possa diventare punto di commercializzazione delle varie tipologie di materiale da rimettere nel ciclo produttivo del settore edilizio ed assimilato.
In questo modo si otterranno vari risultati , il primo è sicuramente quello di salvaguardare fette di territorio che dovevano essere destinate a discariche per rifiuti inerti, il secondo la produzione, attraverso questo centro di recupero inerti, di varie pezzature, assolutamente valido dal punto di vista tecnico e quindi in grado di sostituire parzialmente la necessità di nuove escavazioni, il terzo l’affermazione di una filosofia del riutilizzo che è già diffusa da anni nel resto d’Europa, ma che stenta ad affermarsi nel nostro Paese, filosofia secondo la quale tutto ciò che può essere riutilizzato va riutilizzato a generale beneficio della collettività e dell’ambiente naturale in cui viviamo.
Inoltre, la filosofia secondo la quale tutto ciò che può essere riutilizzato va riutilizzato a generale beneficio della collettività e dell’ambiente naturale in cui viviamo ci ha spronato alcuni anni fa ad abbandonare l’idea di continuare a puntare sullo smaltimento dei rifiuti tramite discarica ed a ricercare soluzioni di recupero di M.P.S. finalizzato al riciclaggio e riutilizzo nei cicli produttivi e di consumo.
Sulla base della predetta filosofia anticipando l’intenzione del legislatore (Ministro Edo Ronchi D. Lgs 05/02/97 n. 22) fu elaborato nel 1996 un progetto esecutivo di un impianto polifunzionale di trattamento MPS e speciali finalizzato al riutilizzo capace di recuperare rifiuti industriali/artigianali e demolizioni .
L’iniziativa è stata anche oggetto di finanziamento pubblico ai sensi della 488/92.
L’intero impianto polifunzionale consta di una piattaforma adibita al trattamento e recupero di rifiuti inerti derivanti dalle attività di demolizioni/costruzioni.
Individuazione delle tipologie di rifiuti da recuperare
I rifiuti da trattare e recuperare sono individuati dal D. LGS. 152/06.
Tra le varie tipologie di rifiuti che è possibile recuperare ricordiamo che essi sono costituiti principalmente da laterizi, intonaci, conglomerati di cemento armato e non, traverse e traversoni ferroviari, pali in calcestruzzo armato, frammenti di rivestimento stradali, ecc. purché privi di amianto, provenienti principalmente dall’attività edilizia e assimilate.
Descrizione del ciclo di trattamento e recupero rifiuti
I rifiuti inerti conferiti presso l’impianto polifunzionale devono essere accompagnati da apposito formulario di identificazione del rifiuto così come imposto dal D.LGS. 152/06, emesso in quattro esemplari, dal quale devono risultare i dati del produttore, del detentore, la tipologia del rifiuto, l’impianto di destinazione nonché i dati del destinatario. La quarta copia di tale formulario, firmata e timbrata per accettazione da parte dell’impianto di riciclaggio, attesta l’avvenuto smaltimento del materiale conferito secondo la normativa vigente.
I rifiuti conferiti vengono controllati e messi in riserva in maniera omogenea rispetto alla tipologia di rifiuto. Durante la lavorazione i rifiuti sono epurati dalle frazioni leggere (carta, cartoni, plastica, legno, ecc...), mentre i materiali ferrosi vengono recuperati.
L’attività è scrupolosamente regolata con registro di carico e scarico e relativa denuncia annuale con il M.U.D., così come previsto dalle norme.
Cosa produciamo
Il materiale inerte da demolizione/costruzione, dopo essere stato vagliato e trattato nel nostro impianto ha un campo di utilizzazione e recupero abbastanza vasto nel settore edilizio e similare nonché delle infrastrutture, tra i quali segnaliamo:
- Riempimenti di scavi di infrastrutture in rete (acquedotti, gasdotti, fognature, ecc.);
- Formazione di piazzali;
- Sottofondi di capannoni industriali;
- Calcestruzzi a bassa resistenza;
- Misti cementati per sovrastrutture stradali;
- Conglomerati cementizi.
Il materiale prodotto, da commercializzare è costituito da 4 pezzature di diverse granulometrie:
- Stabilizzato ( 0 - 30 mm);
- Sabbione ( 0 - 6 mm);
- Pietrisco (10 - 15 mm);
- Pietrame (30 - 70 mm);
Il materiale è conforme alle norme CNR-UNI 10006, inoltre ogni partita di materia prima secondaria prodotta prima di essere commercializzata viene certificata (analisi chimico-fisica), così come previsto dall’Allegato 3 al D.M. 5 febbraio 1998 (test di cessione), affinché si attesti l’idoneità del prodotto ad essere avviato al recupero.